mercoledì 24 gennaio 2007

Lentamente Muore


Lentamente muore


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti,chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica,chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare;chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
P. Neruda

3 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao Valentino...
è bastato leggere l'introduzione al tuo blog per sentirmi un pesce fuor d'acqua in questo tuo spazio... !
Io con Internet ci lavoro... relazioni pubbliche... parole parole parole... Ma poi finalmente qualcosa che mi somiglia.
Questa poesia di Neruda la conosco bene, un vero tributo alla vita e da quando ho deciso di tornare a vivere ne ho fatto il filo conduttore della mia intera esistenza.

Io ho un sogno!

Si! Ho un sogno, ma non un sogno di quelli che chiudo in un cassetto ed ogni tanto quando lo apro...
eccolo lì che mi viene in mente e penso: "Però, sarebbe bello se si avverasse!"

No! Il mio sogno è fervido, lo vivo ogni giorno. Lo vivo a colori. Lo immagino come se fosse vero... come se fosse già oggi!
Questo mi da l’energia che mi serve per crederci. Lo vivo come se fosse un viaggio e lui la meta. Perchè senza sogno... non c'è viaggio!

Non importa che dica oggi qui qual'è il mio sogno, ma non si può vivere senza sogni, ognuno ha i suoi. Ognuno corre con una vettura diversa. L’importante è arrivare! Quello che conta è avere ben chiara la destinazione.
Sapere se ad un bivio, dovrai girare a sinistra piuttosto che a destra.
Programmarsi dei piccoli obiettivi, ogni cento km, fermarsi e prendere fiato, fare benzina,
andare alla toilette.. a far pipì! :))
Io ho imparato che se voglio ottenere qualcosa, la devo meritare e guadagnarla giorno dopo giorno, credendoci, avendo costanza, fiducia, perseveranza, umiltà ed impegnandomi quotidianamente, fosse anche solo un’ora, per raggiungerla.

Abbiamo dei sogni, qualcuno li chiama obiettivi, bene poniamoceli e facciamo in modo da fare sempre il primo passo e poi uno dopo l'altro,

e non ho detto di correre.. ma percorrere quel sentiero che ci porta fino a loro.

Molte volte bastano piccoli obiettivi, che una volta raggiunti, ci danno carburante per il prossimo!

Oops! Ho scritto un romanzo... non un commento :))


Ciao Valentino! Un caloroso saluto a tutti! Sonia

Anonimo ha detto...

Ciao Valentino, ecco io penso proprio quello che Neruda trasmette con questa sua poesia. Amo le trasformazioni, odio le fossilizzazioni, perchè amo vivere e pensare che, come ti ho detto su Skype, ho veramente 73 anni.
Ciao Valentino, ti abbraccio Bruna

Anonimo ha detto...

ciao valentino
trovo le poesie di neruda riflessi di una realta'
che pur essendo semplice e a volte piatta riesce a dare senso a tante emozioni che a volte ci portiamo dentro